Reishi

Nome scientifico

Ganoderma lucidum (Curtis) P.Karst.

Famiglia

Ganodermataceae

Parte usata

Si utilizza la struttura riproduttiva del fungo, lo sclerozio che cresce spontaneamente sugli alberi o viene coltivata su tronchi.

Habitat e caratteristiche botaniche

Attraenti ventagli rossicci e lucidi, ornati da striature circolari. Tale appare il Reishi, nella tenue penombra dei boschi che lo ospitano, dove predilige per la sua crescita i tronchi delle Latifoglie, in particolare di Quercia e Castagno.
Per preservarne la specie, oggi si cerca di scoraggiare la raccolta di questi funghi selvatici, incrementando le tecniche di coltivazione, praticate già da secoli. Si fa crescere il Reishi in ambienti umidi e ben aerati, su ceppi arborei precedentemente fatti stagionare oppure su substrati costituiti da trucioli di legno. Il ciclo che porta dalla crescita alla raccolta necessita di cura, affinché l’umidità sia mantenuta costante, e arriva a durare anche cinque mesi.


Curiosità e usi tradizionali

Soprannominato “il fungo dello Spirito”, Reishi è utilizzato da alcune migliaia di anni nella tradizione cinese, che ne apprezza le proprietà toniche e promotrici della longevità: in chiave moderna, lo si definirebbe un antiage. Per la sua efficacia, si è meritato l’appellativo di Ling Zhi, cioè “essenza dell’immortalità”.
La sua specificità è ridare vitalità alle persone stanche e affaticate, alle quali permette di recuperare un sonno riposante e ristoratore. Tonificando il Qi (che i cinesi ritengono essere l’energia vitale), allevia le possibili somatizzazioni dovute ad eccessiva stanchezza – ad esempio le difficoltà digestive o la respirazione accelerata – e migliora anche la memoria e l’attenzione.
Le sue eccezionali qualità lo rendevano un rimedio prezioso e destinato originariamente solo agli imperatori che, pur di assicurarsi un antidoto contro l’invecchiamento, erano disposti a pagare a peso d’oro questo pregiato “fungo dei mille anni”.


Proprietà e indicazioni evidenziate dalla ricerca moderna

La scienza moderna definisce Reishi un “adattogeno”, perché favorisce l’adattamento a situazioni stressanti, riducendone gli effetti e i rischi.
Lo consiglia per ridurre la stanchezza psico-fisica, favorendo e migliorando il sonno.
Inoltre si è dimostrato utile per regolare la pressione e i livelli di grassi o zuccheri nel sangue.
La ricerca clinica ha infine dimostrato la sua validità nel modulare le difese immunitarie: le rafforza quando sono deboli e inefficienti, ad esempio in caso di infezioni e bronchiti, le contiene quando sono eccessive, come nelle allergie e nelle infiammazioni articolari, respiratorie e intestinali.


Uso e controindicazioni

Fitomedical utilizza Reishi e lo propone in questo estratto:
Reishi Estratto Secco in Tavolette – EST: 1 tavoletta 2/3 volte al giorno da assumere 5-10 minuti prima dei pasti principali.
Si sconsiglia l’uso in gravidanza e in allattamento, per mancanza di studi in merito.


Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo e non è assolutamente inteso come sostitutivo dell’atto medico. Pertanto, le informazioni ricevute non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica e non devono essere utilizzate per diagnosticare o curare un disturbo o una malattia. Chiunque lo consulti è invitato ad interpellare il medico curante per domande relative al proprio stato di salute e in caso di malessere o malattia. Le notizie sulle piante qui riportate sono messe a disposizione a solo titolo informativo. Rappresentano una sintesi di informazioni desunte da diverse fonti concernenti l’uso delle piante officinali.


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