Auricularia
Nome scientifico
Auricularia auricula-judae (Bull.) Quél.
Famiglia
Auriculariaceae
Parte usata
Si utilizza lo sporoforo, ossia la parte che cresce sulla superficie dei tronchi arborei e viene comunemente raccolta.
Habitat e caratteristiche botaniche
Il fungo deve il proprio nome alla caratteristica forma che ricorda un orecchio, auricula in latino. Per questa evidente somiglianza, in Giappone è noto come “Orecchio della nuvola” o “Orecchio del legno”, mentre in Cina è chiamato “Orecchio di gatto”.
Auricularia cresce in ambienti umidi e temperati e spunta sui tronchi secchi o morenti di latifoglie come Olmi e Aceri, anche se sembra prediligere il Sambuco. Questo fungo è privo di gambo e può svilupparsi fino a un diametro massimo di 10 cm. Di colore bruno, ha una consistenza gommosa e gelatinosa: per questo i Vietnamiti lo chiamano “medusa dell’albero”. Quando il clima si fa asciutto, Auricularia raggrinzisce e secca, ma riprende la consistenza originaria appena piove.
Curiosità e usi tradizionali
Nella medicina orientale – soprattutto cinese e indiana – Auricularia è usata da secoli per lenire le mucose irritate di stomaco e intestino, oltre che per rafforzare le difese immunitarie. Sempre secondo queste antiche tradizioni, il fungo esercita effetti benefici sui vasi sanguigni ed è consigliato in particolare nei casi di disturbi emorroidari.
In Europa, Auricularia veniva tradizionalmente impiegata contro il mal di gola – bollita in latte o aceto – e per alleviare le irritazioni oculari. Tale uso era influenzato dalla dottrina delle segnature, per cui la forma di una pianta ne suggerirebbe la funzione salutistica: in questo caso, il fungo ricorda le pieghe della gola, mentre la consistenza gelatinosa evoca gli occhi.
Proprietà e indicazioni evidenziate dalla ricerca moderna
La ricerca evidenzia che Auricularia favorisce il benessere del cuore e dei vasi sanguigni. Aiuta arterie, vene e capillari a mantenere la loro fisiologica elasticità e regola il tono delle pareti vascolari: si rivela quindi utile per chi soffre di fragilità capillare, varici, emorroidi ed è consigliata quando le problematiche circolatorie venose provocano la sensazione di gambe pesanti e gonfie.
Secondo gli studi, il fungo concorre inoltre a normalizzare la pressione sanguigna eccessivamente alta, alleviandone i disturbi connessi: ad esempio mal di testa e acufeni, ossia quei fastidiosi ronzii e fischi che disturbano l’udito.
L’attività di protezione cardiocircolatoria è favorita anche dal fatto che – secondo gli scienziati – Auricularia aiuta a modulare i livelli ematici di grassi e zuccheri, il cui eccesso contribuisce a rendere il sangue meno fluido, indurire le pareti venose e arteriose o addirittura ostruire progressivamente i vasi.
I ricercatori confermano infine il portato tradizionale per cui Auricularia svolge un effetto umettante sugli epiteli: concorre a ridurre la secchezza oculare e a lenire le mucose gastroenteriche, respiratorie e genitourinarie secche o irritate, migliorando anche la loro capacità di difendersi da microrganismi potenzialmente patogeni.
Uso e controindicazioni
Può interagire con i farmaci anticoagulanti. Non somministrare in gravidanza o se si desidera un concepimento.
Fitomedical propone Auricularia in MicoEST: 1 tavoletta 2 o 3 volte al giorno poco prima dei pasti.
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